TELECOM SANZIONATA
PERCHE’ OSTACOLA LE NUOVE ATTIVAZIONI IN FIBRA
2 Settembre 2015: questa è una notizia che induce a
riflettere e che fa tremare le vene e i polsi al’ex-monopolista (ora si chiama
TIM… ma la sostanza non cambia!).
L’AGCOM, ossia il garante delle Telecomunicazioni in Italia,
ha deciso di sanzionare TELECOM per comportamento scorretto verso i competitor
impegnati nelle nuove attivazioni in FIBRA OTTICA, nella fattispecie FASTWEB e
VODAFONE.
Si parla addirittura di una multa che “potrebbe” arrivare al
10% del fatturato dell’intera società. Una cifra stellare!
Ma in cosa consistono questi comportamenti scorretti? Ora
cerco di spiegarlo.
Quando un cliente firma un contratto con una compagnia
telefonica diversa da quella già esistente si attiva un processo. Un tecnico
che, guarda caso, è SEMPRE e comunque un tecnico TELECOM viene a fare un
sopralluogo presso la sede dell’utenza (casa, azienda, negozio non fa
differenza).
Qui fa delle verifiche, anche fuori dall’edificio, per
controllare la fattibilità del collegamento che andrà a sovrapporsi al
precedente, soprattutto per garantirne la cosiddetta portabilità.
Dopo questa operazione compila un modulo che dovrebbe dare
il via libera ad altri tecnici, i quali lavorano in appalto per TELECOM, per
procedere con eventuali cablaggi aggiuntivi, se necessario, e per attivare una
linea parallela che viaggerà accanto a quella già esistente, ma con numerazione
diversa (provvisoria).
Quando il processo verrà ultimato una delle due linee
scomparirà e rimarrà una linea con la numerazione di sempre, ma appoggiata sul
nuovo operatore. Anche questa procedura viene supervisionata dall’ex
monopolista.
Come è facile capire, in tutto il percorso, la possibilità
di “sabotare” l’operatore che subentra
al vecchio è… molto alta!
Non so se vi è chiaro ma il soggetto che controlla l’intero
processo NON è il nuovo operatore a cui andremo a pagare la bolletta. Questo
deve essere molto chiaro.
Io ho visto, di persona, una relazione dove veniva
sentenziato un “KO tecnico” da parte
dell’omino TELECOM in una zona industriale (Settimo Torinese) dove non
sussisteva nessuna controindicazione. C’era la copertura in FIBRA e c’erano
tutti i requisiti. Altrimenti il contratto sarebbe neanche partito.
Purtroppo quel modulino è stato compilato in malafede con il
preciso intento di remare contro. Non so neanche se alla fine siano riusciti a
fornire questa benedetta linea in FIBRA a quel cliente che la aspettava da anni
e che era disposto a pagarla anche più cara rispetto al prezzo del preventivo, essendo una azienda di discrete
dimensioni.
Ora, capite che porcate hanno fatto?
Tutto ciò rientra in un malcostume tutto italiano. Quello di
manipolare un mercato che, ancora oggi, non è come tutti sbandierano un mercato
di libera concorrenza! Anche perché si sono fatte delle previsioni e si sa che
con la FIBRA OTTICA
avremo una fidelizzazione delle nuove utenze molto più marcata rispetto al
passato.
In altre parole chi passa alla FIBRA oggi non cambierà
facilmente operatore nei prossimi 5 / 10 anni. E quindi perdere definitivamente
quote di mercato non farà piacere a nessuno. Soprattutto all'attuale leader di
mercato.
La notizia buona è che dopo questa sfuriata di AGCOM la percentuale dei disservizi è stata
realmente ridimensionata e le nuove attivazioni con le compagnie NON
monopoliste cominciano ad andare lisce. Finalmente.
Roberto SCILLAMA'
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