FIBRA OTTICA: I FANTASMI DEL PASSATO CHE PRECLUDONO IL FUTURO
Da ragazzo mi era stato insegnato che quando si vende un
prodotto non si deve MAI parlare in negativo. Nessun accenno ai difetti o agli
eventuali malfunzionamenti riscontrati in passato. Evitare sempre e comunque
come la pesta la parola “problema”.
Chi ha fatto il venditore comprende perfettamente di cosa
sto parlando…
Questa antica scuola di pensiero è ancora molto viva e
annovera ancora milioni di seguaci, soprattutto italiani. E’ una scuola di
pensiero che nel mondo del commercio è dura a morire e che ha attecchito però
in modo formidabile anche in un settore ancora più importante e coinvolgente
per tutti: la politica.
Pensiero positivo, ottimismo a oltranza, la ripresa è dietro
l’angolo, stiamo crescendo, i dati ISTAT ci danno ragione, stiamo uscendo dal
tunnel, va tutto bene… OK basta così. Ci siamo capiti!
Non è di politica che voglio parlare ma di disservizi nel mondo della telefonia.
Perché io NON appartengo a quella
setta di rimbambiti che vedono nel “PENSIERO
POSITIVO” la chiave per risolvere tutti i problemi dell’umanità. Se i
problemi ci sono NON li nascondo davanti al cliente. Ma, anzi, mi adopero per
condividerli, individuarli e per cercare
di risolverli. Punto.
Veniamo a noi. Alzi la mano chi non ha mai avuto problemi
con le utenze telefoniche nella RETE
FISSA (la rete dei cellulari meriterebbe un capitolo a parte e quindi QUI
non ne parlerò).
Bene. Ora lasciamo perdere le questioni legate alle tariffe, alle fatture pazze, alle
promesse non mantenute. Qui voglio parlare di altro. Voglio parlare di problemi tecnici legati al
funzionamento degli apparati: linee che cadono, interruzioni di servizio,
velocità internet vergognosa e instabile, telefonate dove la voce diventa un
borbottio incomprensibile e via discorrendo. Si tratta di problematiche molto
vive nel comparto aziendale. Un po’
meno in quello residenziale.
Secondo voi è normale che in paese, tutto sommato
tecnologicamente evoluto, come l’Italia, ci sia, soprattutto in alcune zone, questa
notevole casistica di malfunzionamenti?
Secondo me no.
Ma la colpa di chi è?
Secondo l’utente medio, che ragiona purtroppo per schemi
rigidi inculcati nella prima infanzia, la colpa è SEMPRE del gestore a cui
hanno pagato la bolletta. Punto.
Se era TELECOM la colpa era di TELECOM, se era WIND la colpa
era di WIND, se era VODAFONE la colpa era di VODAFONE. Perché siamo abituati a
ragionare così. Dobbiamo trovare un unico capro
espiatorio su cui riversare la nostra rabbia nei secoli dei secoli.
Ora vi svelo un segreto che vi lascerà con la bocca asciutta
e con un senso di impotenza.
Sì, forse TELECOM un po’ c’entra. Ma da quando è cominciata
la liberalizzazione, quindi ormai da un paio di decenni, i giochi erano già
fatti.
La colpa, dicevo, è delle nostre infrastrutture di base che erano state create troppi anni fa. La
nostra rete telefonica è stata
posata in tempi in cui internet non
esisteva. I sottili cavetti in rame erano stati concepiti per una telefonia
leggera e analogica che ormai, praticamente, NON ESISTE PIU’.
Ma attenzione qualunque sia il gestore che si appoggia a queste infrastrutture il risultato NON CAMBIA. Se la rete è carente sarà
carente per tutti. Difficile da capire questo concetto, vero?
Se comprendiamo questo processo, questo meccanismo, ecco
spiegata la necessità di una rete telefonica in FIBRA OTTICA. Che non è un capriccio, uno sfizio, una fissazione.
E’ un vantaggio per TUTTI gli utenti
e per TUTTE le compagnie che
decidono di utilizzarla.
Nel caso ancora più specifico della RETE FISSA VODAFONE le carenze infrastrutturali italiche hanno
penalizzato una compagnia che è entrata di prepotenza in un mercato troppo acerbo. Perché qui da noi se sei troppo avanti…
vieni bastonato!
Quindi quando sentite qualcuno inveire contro la VRU
(Vodafone Rete Unica) sappiate che il sistema spesso non ha avuto un
funzionamento ottimale principalmente per “carenze infrastrutturali”. Ossia
perché le linee pre-esistenti facevano schifo. Non perché il consulente era un
millantatore. E poi, mettetevi il cuore in pace: la VRU non esiste più (e fa anche
rima!).
Con la FIBRA OTTICA questi
problemi non ci saranno più. Mai più. Perché nel resto del mondo la telefonia e soprattutto la rete internet
funziona così e la mole di contenziosi tecnici aperti con le compagnie
telefoniche non ha raggiunto numeri stellari come qui da noi.
Per fare un paragone calzante: i cavi in rame sono le strade statali e provinciali, la fibre ottiche sono le autostrade.
Potrebbe un paese evoluto fare a meno delle autostrade?
Roberto SCILLAMA'
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31 marzo 2016
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